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Leggenda

L’uomo ha un’insaziabile curiosità di conoscere ogni cosa, eccetto quelle che meritano di essere conosciute.             -Oscar Wilde

La conoscenza di questi fiori va molto indietro nel tempo. Ciò è dimostrato dal fatto che persino la Bibbia nel Libro dei Cantici (4:14) vengono citati come piante aromatiche e odorose. Nell’antica Grecia si usavano per farne corone oppure si spargevano nei teatri o nei letti nuziali.

Mentre nell’antica Roma si usava ornare le tombe con questo fiore come auspicio per una vita ultraterrena.
Varie sono le leggende attorno al fiore del “Croco”. In una di queste Croco era un giovane innamorato della pastorella Smilliace che venne trasformato in detto fiore ad opera di Venere o in un’altra versione venne trasformato in fiore dal dio Ermes geloso della pastorella. In un’altra si racconta che Croco morì giocando con Mercurio e che dal suo sangue nacque il fiore. In un’altra ancora si racconta che il fiore del croco germogliasse nel momento in cui Paride dava il suo giudizio sulla più bella fra le dee.

Probabilmente in tutti questi racconti si fa riferimento alla specie più conosciuta di questo Genere: il Crocus sativus chiamato “Zafferano vero” o più semplicemente “Croco”.

Lo sapevi che...?

  • I popoli antichi gli attribuivano molte virtù; gli Egizi lo usavano per curare i disturbi intestinali e il mal di testa, i Greci ne facevano impacchi contro i reumatismi, i Romani alle terme si immergevano in acque profumate con zafferano.

  • La leggenda racconta che Cleopatra lo stemperasse nell’acqua dei suoi bagni per ringiovanire la pelle, il che dimostra che gia nel mondo antico erano note le sue capacità di tonificare la pelle e combattere i segni di invecchiamento.

  • Fu chiamato “oro rosso” per il suo costo e per il suo colore (che però tinge di un intenso giallo-arancione).

La nostra filosofia:

Cerchiamo di dare il meglio di noi stessi e di quello che la nostra terra ci possa offrire rispettando i ritmi naturali, con l’intento di offrire una spezia da abbinare a una rinnovata cultura enogastronomica, un nuovo modo di cucinare, sano e senza spreco in tutta la filiera del suo processo.

Utilizziamo metodi tradizionali nel rispetto dell’ambiente, non siamo interessati alle grandi produzioni di massa, come nel rinascimento, ci sentiamo un’antica bottega, infatti, abbiamo impostato una produzione mirata alla qualità per far risaltare un antico e nobile sapore.